Guida al confronto - carte a 500 hPa

          

      Nelle carte a 500 hPa si disegnano le  quote alle quali la pressione è di 500 hPa. Tale quota può oscillare, alle nostre latitudini, da 5400 metri in caso di irruzioni di aria molto fredda (inverno) fino a 5900 metri, nel caso di alte pressioni di origine nordafricana. Il valore medio si situa tra 5500 e 5600 metri. Nelle mappe sono segnate in bianco le isobare al suolo e, con colori diversi, le altezze (di solito in decametri). Un colore verde, celeste o, ancor più, fucsia, indica zone di bassa pressione, colori caldi verso l'arancio e il rosso indicano invece zone di alte pressioni. I venti in quota seguono l'andamento delle isoipse (che non sono disegnate, ma che sono in pratica rappresentate dai confini di zone in cui il colore cambia). Il vento soffia in senso orario attorno ai nuclei di alta pressione, in senso antiorario attorno ai nuclei di bassa pressione (nel nostro emisfero). Le linee grigie tratteggiate (nel modello GFS) danno le isoterme sempre alla quota di 500 hPa.

     Alle nostre latitudini la maggior parte dei fenomeni coinvolge quote che arrivano fino a 11-12 km. La quota di 500 hPa rappresenta quindi una specie di livello medio della troposfera. Pertanto la circolazione a 500 hPa fornisce informazioni importanti sul movimento medio dei sistemi nuvolosi. Ovviamente, se una formazione nuvolosa è situata a quote inferiori ai 2500 m, sarebbe più opportuno valutare il suo spostamento con una carta a 850 hPa (1500 m di quota). Analogamente, se un sistema nuvoloso è formato da nuvole alte sarebbe più opportuna una carta a 300 hPa (9000 m di quota). In generale, però, una perturbazione di moderata intensità ha uno spessore di qualche km ed occupa una posizione intermedia nella troposfera, e pertanto il livello di 500 hPa è particolarmente significativo. Quindi, nonostante i contrasti termici che sono all'origine della nascita, dell'evoluzione e  dell'attenuazione di un fronte siano individuabili nella carta a 850 hPa (vedi guida), per prevedere il trasporto degli stessi fronti è consigliabile una carta a 500 hPa.

     Una coincidenza di centri di alta pressione al suolo ed in quota sta a significare tempo bello e stabile, in inverno possibili nebbie nella nostra zona (val Padana). Una struttura di bassa pressione sia in quota che al suolo indica invece tempo perturbato, ma solitamente di durata breve. Invece le situazioni di maltempo più durature si hanno quando il centro di bassa al suolo è sfasato rispetto a quello in quota; il minimo al suolo è più spostato verso est rispetto a quello in quota

     (la trattazione è tratta da una libera rielaborazione dei contenuti che si possono trovare nel testo:  M. Giuliacci, Paolo Corazzon, A. Giuliacci, "Prevedere il tempo con Internet", Alpha test edizioni, Milano, 2001)

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